Il MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è un complesso sistema di dighe mobili progettato per proteggere la città di Venezia e la sua laguna dalle inondazioni causate dalle maree eccezionali, conosciute come "acqua alta". Questo fenomeno, sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici e dell'innalzamento del livello del mare, minaccia la sopravvivenza e l'integrità strutturale della città. E il progettista che ha realizzato il Mose è, l'ingegnere e amministratore della Società Technical di Verona, Alberto Scotti.
Venezia è composta da 118 isole. Il suo punto più alto si trova a circa un metro sopra il livello del mare, mentre il punto più basso, Piazza San Marco, è a soli 64 centimetri. Le inondazioni sono una parte della vita veneziana da secoli, ma la situazione sta peggiorando. Il livello del mare è salito di circa un piede dal 1900. Le maree alte, che una volta si verificavano raramente, ora sono sempre più frequenti.
Nel 1984, Venezia decise di affrontare il problema con un enorme progetto infrastrutturale chiamato Mose, che avrebbe dovuto essere completato nel 1995. Ma, come spesso accade, si è concluso nel 2023 a causa di ritardi e scandali di corruzione. Questo progetto, costato inizialmente circa 4,7 miliardi di euro, ora supera gli 8 miliardi.
Il MOSE è costituito da 78 dighe, ciascuna lunga 20 metri e alta circa 18,6-29,6 metri. Le dighe sono attivate tramite un sistema complesso che coinvolge l'iniezione di aria compressa per far galleggiare le strutture quando è necessario proteggere la città dalle maree. Tuttavia, il sistema ha dimostrato di non essere una soluzione definitiva ai problemi di Venezia, poiché le maree alte si verificano più frequentemente del previsto.
Le leggi di Archimede e Stevino sono fondamentali per il funzionamento del MOSE. Queste leggi permettono di progettare e controllare il sistema in modo da proteggere efficacemente Venezia e la sua laguna dall’acqua alta.
Il principio fisico alla base del funzionamento del MOSE è la legge di Archimede, secondo la quale un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto pari al peso del volume di fluido spostato. Quando le paratoie sono piene d’acqua, il loro peso è maggiore del peso dell’acqua che sposterebbero se fossero sollevate, quindi restano in posizione di riposo. Quando le paratoie sono piene d’aria, il loro peso diminuisce e diventa minore del peso dell’acqua che sposterebbero se fossero sollevate, quindi galleggiano e si sollevano.
La legge di Archimede afferma che la spinta verso l'alto esercitata su un corpo immerso in un fluido è uguale al peso del fluido spostato. La formula matematica che la rappresenta è:
FA = ρgV
Dove:
- FA è la spinta di Archimede,
- ρ è la densità del fluido,
- g è l'accelerazione di gravità, e
- V è il volume del corpo immerso
Nato a Siracusa nel 287 a.C. (Magna Grecia).
È stato un matematico, fisico, inventore e scienziato.
È stato uno dei protagonisti dello sviluppo della scienza, grazie alle sue idee e invenzioni.
Grandi scoperte di importanza furono, nell'ambito dell'idrostatica, il PRINCIPIO DI ARCHIMEDE e della meccanica, definendo per la prima volta il principio della leva; e in geometria calcolò il Pi GRECO.
fu ucciso dopo l'occupazione dei romani nel 212 a.C.
La legge di Stevino è importante per comprendere come varia la pressione all’interno delle paratoie del MOSE. Quando le paratoie sono piene d’acqua, la pressione all’interno aumenta con la profondità, secondo la legge di Stevino. Quando le paratoie sono piene d’aria, la pressione all’interno è quasi costante e molto inferiore alla pressione dell’acqua esterna alla stessa profondità. Questa differenza di pressione fa sì che le paratoie galleggino e si sollevino.
La legge di Stevino, anche conosciuta come principio di Stevino o legge dei liquidi di Stevino, è un principio fondamentale della statica dei fluidi. Questa legge, attribuita al matematico e fisico italiano del XVI secolo, Simon Stevin (o Stevino), afferma che la pressione esercitata da un fluido in un contenitore è proporzionale alla profondità del fluido e alla sua densità.
In altre parole, la legge di Stevino può essere espressa matematicamente come:
La pressione P esercitata da un fluido in un punto a una profondità ℎ è data da:
P = P₀+pf⋅g⋅h
Dove:
P₀ è la pressione atmosferica(la pressione all' apertura della superficie del fluido),
pf è la densità del fluido,
g è l' accelerazione di gravità.
h è la profondità del punto sotto la superficie del fluido.
Questa equazione afferma che la pressione di un fluido aumenta linearmente con la profondità e con la densità del fluido stesso.
Ma il Mose non è una soluzione perfetta. Serve a proteggere solo l'86% della città, e ha già dovuto essere attivato più di cinquanta volte nei primi tre anni anche se è stato progettato per essere attivato per 5 volte all´anno. Inoltre, se il livello del mare dovesse aumentare di un metro, la laguna dovrebbe essere chiusa tutto l'anno, trasformandola in un lago salmastro dove tutti gli inquinanti rimarrebbero bloccati all´interno.